Domanda:
In un capitolo del tuo libro parli dell’ Effetto Farfalla.
Il caso della polvere del vulcano in Islanda che impedisce agli
aerei di volare, generando caos nei voli in tutta Europa può essere
considerato un esempio dell’effetto farfalla?
Puoi spiegare a chi non lo sapesse cos’è l’effetto farfalla?
Marzia Nicotri:
Sì, ciò che sta accadendo è un perfetto esempio dell’Effetto
Farfalla.
“Si dice che il battito d'ali di una farfalla in Brasile può
scatenare una tempesta nel Texas.”
E’ la famosa affermazione del fisico Edward Lorenz che sta ad
indicare come qualunque evento, anche minimo come il battito d’ali
di una farfalla in un dato luogo, può produrre effetti anche vistosi
o disastrosi in un altro luogo,
anche lontano.
In questo caso la correlazione fra i due eventi è evidente.
Per lo più invece la correlazione fra due eventi lontani non è così
chiara anche se vale sempre la medesima legge.
In altre parole non riusciamo quasi mai a risalire a ciò che ha
generato un dato fenomeno poiché ci sfuggono tutte le infinite
correlazioni possibili che hanno concorso a fare accadere ciò che
sta accadendo.
“L’ “effetto farfalla” costituisce l’ennesima conferma che Tutto
è strettamente interconnesso a Tutto.
E l’infinita vastità e
mutevolezza del Tutto e dell’intero Universo rende impossibile
prevedere il comportamento di miliardi di miliardi di variabili in
perpetuo divenire.”
(citazione dal
libro:
“2012 Il mondo non finirà”).
Ciò che sta accadendo in Islanda a causa dell’eruzione del vulcano
può solo farci riflettere sul peso di qualunque nostra azione: anche
il minimo gesto, all’apparenza insignificante, può avere
ripercussioni sul Tutto.
Ma non preoccupatevi: passato l’allarme per le mancate partenze
degli aerei, ben presto tutto tornerà
– APPARENTEMENTE – alla
normalità, i media non parleranno più del vulcano dell’Islanda e
tutti se ne dimenticheranno, come sempre.
Domanda:
Vuoi dire che verrà presto dimenticato anche un evento così
grave?
Marzia Nicotri:
Certamente! Gli umani per lo più tendono a dimenticare e
rimuovere ciò che richiede dei cambiamenti nella loro vita o nelle
loro credenze e psudo-sicurezze.
Le malattie con i loro sintomi, a livello individuale, e le
catastrofi naturali, a livello globale, sono esempi perfetti di come
il Tutto cerca di comunicare con noi … ma chi sa ascoltare?
Cosa fa la gente? Elimina il sintomo, o almeno ci prova …
Nel caso in oggetto, cioè l’eruzione del vulcano in Islanda, le
ripercussioni sono e saranno di vasta portata. E non sto parlando
solo di danni economici, sicuramente rilevanti.
Osservate come sono andate le cose: erutta un vulcano in Islanda ma
a differenza di qualunque altro disastro naturale, ad esempio un
terremoto, chi ne fa per così dire le spese sono persone che non
abitano nel luogo
dove è accaduto l’evento.
Chi subisce i disagi sono persone in giro per il mondo che devono
tornare o partire dall’Europa, compagnie aeree, tour operators,
villaggi turistici, turisti, managers, trasporti di merci varie e
l’economia in generale.
La conclusione da trarre in relazione al 2012 è che le ipotizzate
sciagure previste per quella data
- se mai sciagure ci saranno (?) -
non giungeranno di certo dalla direzione da cui le state aspettando
…
la natura è così imprevedibile per chi non sa ascoltare!
Le cose non vanno mai esattamente come noi pensiamo … fateci caso.
La creatività del Tutto è sorprendente ed infinita, inimmaginabile
per noi …
Il messaggio diventa allora: diventiamo più umili, uniformandoci al
volere del Tutto di cui siamo parte
ed inchinandoci alla Sua
volontà.
Fluiamo nella vita senza opporre resistenza, senza lottare, senza
competere … non ce n’è bisogno.
Solo chi è vuoto può ascoltare.
Marzia Nicotri
20/04/2010
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