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      	AMORE SENZA PAURA
		
      L’amore perfetto esclude la paura.
      Dove c’è amore non ci sono 
		pretese, aspettative, dipendenza. Io non esigo che voi mi facciate 
		felice; la mia felicità non alberga in voi. Se mi doveste lasciare, non 
		mi sentirei dispiaciuto per me stesso; godo immensamente della vostra 
		compagnia, ma non mio abbarbico a voi. 
      Godo della vostra compagnia sulla base del non-abbarbicamento.
      Non siete voi, ciò di cui godo; è qualcosa di più grande di voi e di me.
       
		
      E’ qualcosa che ho scoperto, una sorta di sinfonia, una sorta di orchestra 
		che suona alla vostra presenza, ma quando voi ve ne andate, l’orchestra 
		non smette. Quando incontro qualcun altro, suona un’altra melodia, 
		altrettanto deliziosa. E quando sono solo, continua. Ha un grande 
		repertorio, e non cessa mai di suonare. 
      Il risveglio è tutto qui. Ed è per questo che siamo ipnotizzati, 
		addormentati, che abbiamo subito il lavaggio del cervello. Sembra una 
		cosa terribile da chiedere, ma si potrebbe dire che voi mi amate, se vi 
		abbarbicate a me e non mi lasciate andare?….. 
      Questo è in contrasto con gli insegnamenti universali di tutte le 
		Scritture, di tutte le religioni, di tutti i mistici. Quando si leggono quelle espressioni radicali nelle Scritture, ci si 
		comincia a chiedere: quest’uomo è pazzo? Ma dopo un po’ si comincia a 
		credere che tutti gli altri sono i pazzi. “Se non odiate vostro padre e 
		vostra madre, i vostri fratelli e le vostre sorelle, se non rinunciate 
		per sempre a tutto ciò che possedete, non potete essere i miei 
		discepoli”
 Dovete abbandonare tutto. Non è una rinuncia fisica, lo capite: sarebbe 
		facile. Quando cadono le vostre illusioni, finalmente siete in contatto 
		con la realtà, e credetemi, non sarete mai più soli, mai più.
 
		
      La solitudine non si cura con la compagnia umana. La solitudine si cura 
		attraverso il contatto con la realtà.  
		
      Oh, sono tante le cose da dire su quest’argomento! Il contatto con la 
		realtà, la caduta delle illusioni, il rapporto diretto con ciò che è 
		reale. Qualunque cosa sia, non ha nome. Possiamo conoscerlo solo 
		abbandonando ciò che è irreale. Si può scoprire cos’è lo stare soli 
		quando si smette di abbarbicarsi, quando si smette di essere dipendenti. 
		Ma il primo passo è vedere tutto questo come qualcosa di desiderabile. 
		Se non lo si considera desiderabile, come si potrà mai arrivarci vicino? Pensate alla vostra solitudine. La compagnia umana potrebbe mai 
		eliminarla? Servirebbe solo da distrazione. Dentro c’è un vuoto, non è 
		vero? E quando il vuoto viene alla superficie, cosa si fa? Si fugge, si 
		accende la televisione, si accende la radio, si legge un libro, si cerca 
		la compagnia umana, il divertimento, la distrazione. Lo fanno tutti. E’ 
		un gran business, oggi, un’industria organizzata per distrarci e 
		intrattenerci....
 Prendete coscienza di voi stessi. Osservatevi. E’ per questo che prima ho 
		detto che l’autosservazione
      è una cosa straordinaria e 
		meravigliosa. Dopo un po’ non è necessario alcuno sforzo, perché man 
		mano che le illusioni si sbriciolano si iniziano a conoscere delle cose 
		che non possono essere descritte. Si chiama felicità. Tutto cambia, e ci 
		si abbandona alla consapevolezza [...] Nessuno può mostrarvi come fare, 
		perché vi darebbe una tecnica, vi programmerebbe. Ma osservatevi. Quando 
		parlate con qualcuno, ne siete consapevoli o vi state semplicemente 
		identificando? Quando vi siete arrabbiati con qualcuno, ne eravate 
		consci o vi stavate semplicemente identificando con la vostra ira? Più 
		tardi, quando ne avete avuto il tempo, avete studiato la vostra 
		esperienza, tentando di capirla? Da dove è venuta? Cos’ha portato? Non 
		conosco alcun’altra strada che porti alla consapevolezza. Solo quello 
		che si comprende può essere cambiato. Ciò che non si capisce, o di cui 
		si è inconsapevoli, viene represso. Non si cambia. Ma quando lo si 
		capisce, si cambia.
 Qualche volta mi viene chiesto: “Questa crescita in consapevolezza è una 
		cosa graduale o piuttosto un cambiamento repentino” Esistono alcune 
		persone fortunate che hanno una sorta di colpo di fulmine. 
		Semplicemente, diventano consapevoli. Altre vi si avvicinano lentamente, 
		gradualmente, piano piano. Iniziano a capire alcune cose. Le illusioni 
		cadono, le fantasie vengono eliminate, strato dopo strato, e queste 
		persone iniziano a venire a contatto con i fatti....
      Non esiste una regola assoluta.
 Se avete fortuna e gli dei vi sono propizi, o se siete dotati di grazia 
		divina ( 
		usate pure qualsiasi espressione teologica vi piaccia), potrete capire 
		improvvisamente chi è l’”io”, e allora non sarete più gli stessi, mai 
		più. Niente potrà più toccarvi e nessuno potrà farvi del male.
 Non avrete paura di nulla e nessuno. Non è straordinario? Vivrete come re 
		, come regine. Ecco cosa significa vivere come un sovrano. Non c’entra 
		niente con la possibilità di apparire sul giornale o con il possedere un 
		sacco di soldi. Quelle sono tutte sciocchezze. Non si ha paura di 
		nessuno perché si è soddisfatti di non essere nessuno. Non ve ne frega 
		niente del successo o del fallimento. Non ha alcun significato. L’onore, 
		il disonore, non hanno alcun significato! E anche se vi rendete 
		ridicoli, non ve ne importa niente. Non è forse una condizione stupenda?
 Alcuni raggiungono quest’obbiettivo passo dopo passo, scrupolosamente, 
		attraverso mesi e settimane di autocoscienza. Ma una cosa posso 
		assicurarvi. Non conosco neanche una persona che abbia dedicato del 
		tempo alla consapevolezza e che non abbia notato dei cambiamenti nel 
		giro di qualche settimana.
 
 di
		Anthony De Mello
 dal libro:
 
		
      	Messaggio per un'aquila che si crede un pollo 
		  
 
  
  
		
		
		Tarocchi dell'Amore 
  
  
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