RISCALDAMENTO GLOBALE

GLOBAL WARMING

CAMBIAMENTI CLIMATICI

21 dicembre 2012:

fine del mondo o nuovo inizio?

Scienza e profezie

 

Eugenio Benetazzo è trader professionista ed operatore di borsa indipendente.
Laureato in Economia Aziendale, vive e lavora tra l’Italia, la Svizzera e Malta.
Conosciuto negli ambienti finanziari indipendenti, autorevole relatore di tesi di laurea, partecipa attivamente a trasmissioni radiotelevisive intervenendo in materia di finanza e borsa.
Sono numerosi gli interventi di
Eugenio Benetazzo sotto forma di opinioni sulle testate economico finanziarie.

 

 

Un conto che non si paga con il denaro

di Eugenio Benetazzo
 

Gaia ci ha fatto dono di una strepitosa risorsa: il petrolio.

Ce ne ha lasciato qualcosa come due trilioni di barili, disseminati quasi ovunque nel pianeta,alcuni addirittura sotto il livello del mare.

Il petrolio di Gaia ha impiegato quasi un miliardo di anni per formarsi, sedimento su sedimento, epoca geologica dopo epoca geologica.

La nostra avidità e bramosia non hanno uguali: in meno di 100 anni ne abbiamo già consumato oltre la metà (secondo le stime ottimistiche).

E come abbiamo utilizzato questa insostituibile risorsa ? Nel modo più sensazionale possibile : per riscaldarci, per raffreddarci, per cucinare, per costruire, per spostarci, per volare e per divertirci.

Di certo non ci siamo mai soffermati un momento a centellinare il consumo anzi, ancora oggi, pur sapendo a che cosa stiamo andando incontro, non ci tiriamo indietro a progettare veicoli al limite del ridicolo e dai consumi sconsiderati (vedi il caso dei SUV).

E’ nella nostra indole, tanto eccellere quanto sperperare senza alcun ritegno. Ci piace e basta.

E chi se ne frega del domani, la festa è oggi, diamoci da fare, balliamo, cantiamo e ubriachiamoci, caso mai qualcun altro ci dirà di smettere, qualcun altro ci farà capire che la festa è finita, qualcun altro ci farà capire che non siamo più ospiti tanto desiderati su questo pianeta.

Manco fosse uno scherzo, ma tutti questi bagordi, hanno fatto stancare, intimorire ed ammalare Gaia.

Proprio così: i mille miliardi di petrolio che abbiamo consumato e quindi in qualche modo bruciato, cominciano a presentare il conto, un conto che purtroppo non possiamo  pagare con il denaro.

Non vi è bisogno che mi dilunghi più di tanto sulla questione,quanto più sulle sue conseguenze: ormai l’innalzamento ed il mutamento climatico del pianeta sono argomento di interesse comune.

Gaia è ammalata, Gaia ha la febbre: il virus che l’ha contaminata si chiama genere umano.

Proprio così , la nostra specie si può considerare ormai degna di attribuzione divina, perchè proprio come un dio è riuscita in qualcosa di imponente, ovvero modificare il corso delle stagioni, la frequenza della pioggia e la temperatura media del pianeta.

Purtroppo proprio come una persona drogata non si rende conto degli effetti collaterali che avrà il suo comportamento, nonostante lo sappia in partenza, anche noi, drogati e assuefatti da una vita di agi e comodità insulse, iniziamo a renderci conto che mali e disagi stiamo causando a noi stessi.

Sembra un paradosso ma i carburanti fossili che abbiamo bruciato per riscaldarci o raffreddarci, per ottenere situazioni climatiche confortevoli alla vita, hanno creato i presupposti per una trasformazione  climatica incontrollabile, che renderà quelle stesse località avverse alla vita di tutti i giorni.

La combustione di idrocarburi fossili è infatti responsabile principale dell’aumento dell’effetto serra, senza il quale la vita come la conosciamo adesso non sarebbe possibile.

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Questo processo consente alla Terra di mantenere naturalmente una temperatura media di circa 30 gradi , mentre senza i gas serra nell’atmosfera la temperatura potrebbe essere di molti gradi inferiore , impedendo di fatto il ciclo biologico per molte specie viventi, umani compresi.

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Questo processo, messo in moto dal genere umano, è IRREVERSIBILE, questo significa che ormai non si può più fermare ma, nella migliore delle ipotesi, solo rallentare.

Le stime (molto ottimistiche) parlano di una alterazione sostanziale di oltre un terzo della superficie attualmente oggetto di insediamento umano entro la fine del secolo,per non parlare dei fenomeni di estinzione di migliaia di specie vegetali e animali già nei prossimi decenni.

 

Gaia ha creato l’uomo e l’uomo, dopo averla lentamente depredata e stuprata (con la manipolazione genetica), ora la sta uccidendo.

Tutto quello che facciamo come esseri umani contribuisce all’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera.

 

Solo le nostre abitazioni sono responsabili annualmente del 20% delle immissioni totali di CO2 (anidride carbonica). I trasporti del 30% e il rimanente 50% a carico dell’attività industriale e commerciale.

Il clima di Gaia sta cambiando in maniera così preponderante che è impensabile non aspettarsi effetti e conseguenze per la civiltà umana e tutti gli altri ecosistemi della terra.

Il sottotitolo di questo saggio economico (Preparati al peggio) vuole proprio lanciare un allarme , quello che i media purtroppo non fanno adeguatamente, su cosa ci aspetta e ci dobbiamo immaginare possa accadere negli anni futuri.

Non voglio apparire come un portatore di scenari assai spiacevoli, ma sappiate che quanto ci aspetta ricalca con molta veridicità quanto visto nel collossal americano The day after tommorow. Vedete, la comunità scientifica concorda sulla gravità del Global Warming (riscaldamento globale) e sui problemi che causerà al mondo civilizzato, ma non nella nostra epoca, quanto piuttosto in quella dei nostri nipoti.

Si confida infatti sul fatto che gli effetti si manifesteranno in maniera lenta nel tempo, e questo ci consentirà di pensare a soluzioni per risolvere il problema.

Per inciso anche il monito lanciato dal Prof. Hubbert (sull’esaurimento del petrolio) non preoccupò più di tanto in quanto l’orizzonte temporale innanzi era vastissimo.  Abbiamo visto invece come è andata a finire.

Alcune correnti scientifiche di minoranza, che la maggioranza definisce pessimistiche, ritiene invece che le più gravi conseguenze del riscaldamento globale si manifesteranno in un imminente futuro con una violenza improvvisa e drammatica.

 

Tratto da :

Best Before - Preparati al peggio

di Eugenio Benetazzo

 

Best Before 

Preparati al Peggio!
Eugenio Benetazzo

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E' l'unico libro in Italia che descrive, analizza ed elabora tematiche fra di loro separate, ma in realtà molto contigue per le conseguenze che hanno e avranno sui nostri risparmi e sul nostro

stile di vita.
Il picco di produzione del petrolio, la globalizzazione allo stadio terminale, la bolla finanziaria degli strumenti derivati, il riscaldamento globale e il rischio di collasso del sistema assicurativo, i mutui con la miccia accesa e lo scippo del TFR sono solo alcuni degli argomenti trattati in questo saggio, tematiche che spaziano dalla climatologia all'energia, dalla speculazione di borsa alla socioeconomia:

un libro illuminante, cinico e rivelatore. Nel tipico stile dell'autore.

Lo hanno battezzato il Beppe Grillo dell'Economia per il suo modo di porsi, irriverente e dissacratore, caratterizzato da un'analisi lucida e critica senza eguali, basato sulla radiografia ed evoluzione dell'attuale scenario economico planetario.

Così, Eugenio Benetazzo, il primo e unico predicatore finanziario in Italia, si ritrova a essere al centro dell'attenzione, vero e proprio personaggio cult nel panorama mediatico italiano: dopo il clamoroso successo del primo saggio economico, DURI E PURI - Aspettando un nuovo 1929

adesso arriva il turno del tanto atteso Best Before - Preparati al peggio, che prende corpo dal tour itinerante dello show finanziario BLEKGEK,

a cui è largamente ispirato.
In tutta Italia, l'autore riempie le sale di teatri, cinema e auditorium con il suo originale stile espositivo, incalzante, audace, in certi momenti quasi evangelico.

Best Before non ha rivali nel panorama editoriale italiano.

 


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